Progetto di ricerca: “Moderne minacce alla sicurezza e nuovi strumenti di contrasto: profili di cooperazione, responsabilità e tutela dei diritti fondamentali”

L’attività di ricerca proposta intende fornire un contributo di carattere giuridico rispetto ad alcuni temi che sono stati individuati come prioritari per l’azione dell’Unione europea nel breve e medio periodo (si veda, in particolare, l’Agenda europea sulla sicurezza, adottata dalla Commissione europea nel primo semestre del 2015) e che, contestualmente, pongono delle sfide anche per altri attori internazionali, in particolare l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

 

L’attività di ricerca si concentrerà, in particolare, su due macro aree tematiche:

 

1. Nuove minacce e nuovi strumenti di contrasto in materia di terrorismo internazionale.

2. Rischi e benefici derivanti dall’utilizzo di nuove tecnologie.

 

All’interno di ciascuna macro-area sarà dedicata particolare attenzione all’analisi e all’approfondimento di alcuni temi specifici, scelti alla luce della loro complessità, specialmente sotto il profilo giuridico, nonché della loro attualità.

 

Sul piano sostanziale, il carattere unitario del progetto sarà garantito dal focus sui tre profili specifici della cooperazione, della responsabilità e della tutela dei diritti fondamentali. Allo stesso tempo, dal punto di vista metodologico, verrà seguito un approccio comune alla ricerca consistente nello sviluppo della stessa attraverso il dialogo tra gruppi di giovani studiosi costituiti ad hoc ed esperti.

 

Il quadro giuridico di riferimento sarà principalmente quello del diritto internazionale e del diritto dell’Unione europea. Ciò non esclude la rilevanza di un approccio basato sulla comparazione della normativa e della prassi di due o più Stati ovvero dell’esame di casi di studio nazionali, ove questi offrano spunti di riflessione di più ampio respiro. In tal modo, la ricerca intende beneficiare dell’apporto di giovani studiosi di ogni disciplina giuridica. Allo stesso tempo, si cercherà di tenere conto del contributo che può essere apportato dagli studiosi delle discipline politologiche e sociologiche.

 

Il progetto e lo svolgimento della ricerca scientifica sono affidati a: Nicole Lazzerini (Università di Firenze) e Elena Carpanelli (CSEIA).